Lavastoviglie | Le migliori del 2022 | OfferteLabs

2022-11-15 16:56:50 By : Mr. Harry Shen

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Inventata negli anni 800, la lavastoviglie è un elettrodomestico in grado di lavare e asciugare piatti, pentole, bicchieri e, in generale, tutta una serie di oggetti facenti parte della cucina. Sebbene presente già in tantissime abitazioni, la lavastoviglie continua ad essere ancora oggi uno degli elettrodomestici per la casa più richiesti, dal momento che la sua utilità non è messa in discussione, riuscendo a far risparmiare tempo prezioso e fatica alle famiglie più numerose, ma potrebbe giocare un ruolo fondamentale anche per coloro che vivono da soli o in coppia.

I vantaggi di avere una lavastoviglie non si limitano soltanto al risparmio in termini di tempo, ma anche di energia elettrica e acqua, dato che i vari processi per la pulizia delle stoviglie sono ottimizzati a tale scopo. Certo, occorre dire che non tutte le cucine hanno lo spazio necessario per inserirne una, ma esistono diversi tipi di lavastoviglie che permettono alle persone di trovare il giusto posizionamento. I modelli disponibili in commercio, infatti, oltre a non avere tutti la stessa dimensione, non sono esclusivamente ad incasso, ma i produttori realizzano anche soluzioni a libera installazione e da incasso a scomparsa totale, quest’ultimi pensati per essere inseriti all’interno di un mobile acquistato insieme alla cucina.

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Detto ciò, nella successiva parte dell’articolo andremo ad elencare quelle che sono, secondo noi, le migliori lavastoviglie che potete acquistare in questo momento. Per venire in contro alle esigenze di tutti, abbiamo deciso di selezionare un paio di modelli per ogni tipo di lavastoviglie, in modo che potrete scegliere il modello adatto a prescindere dalla vostra cucina. I modelli che troverete in calce sono stati scelti dopo un’attenta analisi di mercato e dopo aver analizzato con attenzione numerose recensioni di svariati modelli, oltre a tenere conto delle varie funzionalità di ogni modello. Ciò significa avere la certezza di portarsi a casa soluzioni ottime e affidabili. Inoltre, sarete felici di sapere che durante la nostra analisi abbiamo tenuto conto anche del prezzo, consigliando sì lavastoviglie di un certo livello, ma facendo attenzione che il prezzo non andasse oltre il valore effettivo del prodotto.

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Se vi interessa una lavastoviglie a libera installazione e volete il meglio disponibile sul mercato, la Electrolux ESF8635ROX è oggi una delle migliori scelte che possiate fare. Si tratta di un modello da 60cm in grado di contenere 15 coperti. Uno dei suoi punti di forza è sicuramente la rumorosità, dal momento che emette solamente 44 decibel, ovvero una soglia percepibile solo se l’ambiente è estremamente silenzioso. Questa lavastoviglie vanta la tecnologia AirDry, che utilizza l’aria presente nell’ambiente per completare l’asciugatura, oltre ad aprire automaticamente la porta verso la fine del ciclo. Chiaramente, l’asciugatura naturale permette di ottenere risultati ottimali, oltre a influire positivamente sulla bolletta nel lungo periodo. Sono tanti i programmi di lavaggio, tra cui non manca quello rapido, in grado di completare il lavaggio in soli 30 minuti. Da segnalare anche il cestello portaposate rimovibile che, oltre ad assicurare una capienza extra, vi permette di rimuovere e aggiungere le stoviglie con estrema facilità.

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Un’altra lavastoviglie che si posiziona sulla stessa fascia di prezzo e dalle caratteristiche interessanti è la Beko BDFN36640XA. Esteticamente raffinata quanto al modello precedente, vanta un’ottima efficienza energetica e una capacità di carico pari a 16 coperti. Inoltre, non manca il programma veloce che vi permetterà di ottenere risultati degni di nota in soli 30 minuti, così come numerosi altri programmi dedicati con cui ottenere lavaggi perfetti, anche con piatti e pentole molto sporche, al costo però di un processo più lento.

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Una valida lavastoviglie da incasso che merita di essere presa in considerazione è la Candy Brava CELDIMN 4S622PSE. Con una rumorosità di 43 dB non solo si dimostra una delle più silenziose in commercio, ma anche una delle migliori in questa fascia di prezzo ad avere funzionalità smart, tra cui la connettività Wi-Fi, che vi permetterà di gestirla ovunque voi siate tramite il vostro dispositivo mobile. Dotata inoltre di un bel display a LED, la soluzione Candy si rivela anche una delle migliori per quanto riguarda il tempo risparmiato, garantendovi risultati degni di nota in circa mezz’ora. Vale la pena segnalare anche le accortezze interne, con i supporti colorati di azzurro e facilmente visibili, in modo da permettervi di posizionare le stoviglie in modo ottimale, avendo così la certezza che il lavaggio avvenga nella maniera corretta.

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Passiamo ora invece ai modelli a scomparsa totale, ovvero quelli pensati per essere muniti dello stesso materiale della vostra cucina e, di conseguenza, adatti per coloro che vogliono una certa attenzione al design. Tra questi, la Bosch Serie 4 SMV4EVX14E è senza dubbio una soluzione da tenere in considerazione, merito anche del suo prezzo non troppo esagerato, oltre ovviamente alle sue capacità di lavaggio. Realizzata completamente in acciaio, dispone di 13 coperti con una rumorosità che non supera i 44 dB. Interessante il puntino rosso posizionato nella parte inferiore della lavastoviglie e visibile sul pavimento, che vi permetterà di capire se la lavastoviglie è ancora in funzione o meno, senza la necessità di aprirla. Grande attenzione è stata data anche al supporto dedicato al detergente, il quale fuoriesce riversandosi in uno speciale contenitore sul cestello superiore in cui si scioglie completamente. Ciò si traduce in lavaggi delicati anche sui bicchieri più sottili.

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Tra le migliori lavastoviglie a scomparsa totale non potevamo non citare la AEG FSE63617P che, con la sua tecnologia AirDry, massimizza l’asciugatura con il flusso d’aria naturale, con lo sportello che si apre automaticamente di 10 cm quando il ciclo di lavaggio arriva alla conclusione. Così come il modello precedente, anche questa soluzione proietta un puntino rosso sul pavimento per darvi modo di verificare in tempi record se il ciclo di lavaggio è terminato o meno (rosso quando è attivo, verde quando è finito). Da citare il mulinello satellitare ProClean, che permette al getto d’acqua di variare sempre la sua angolazione in modo da arrivare a pulire ogni angolo della lavastoviglie dove, di solito, i modelli più tradizionali lasciano lo sporco. Inoltre, questo specifico modello vanta controlli touch decisamente più avanzati ma allo stesso tempo semplici ed immediati da capire. Leggermente più costosa rispetto ai modelli precedenti, ma perfetta per chi vuole avere una lavastoviglie senza compromessi, ricordandovi comunque che i modelli sopra citati non sono da meno.

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Stabilito quali sono le migliori lavastoviglie da comprare, è giunto il momento di scoprire come scegliere questo elettrodomestico dalla grande utilità. Fortunatamente, a differenza di altri elettrodomestici, i fattori da tenere in considerazione durante l’acquisto non sono tanti, ma fondamentali per non correre il rischio di portarsi a casa un modello non compatibile per la propria cucina.

Come abbiamo riportato nell’introduzione dell’articolo, esistono diversi tipi di lavastoviglie ed ecco perché, prima di procedere con l’acquisto, occorre sapere qual è quella più adatta per la vostra cucina. Le lavastoviglie possono essere a libera installazione, ad incasso e ad incasso a scomparsa totale. La prima, come dice già la parola, è quella che vi permetterà di posizionarla nel modo più semplice, dal momento che la sua installazione avviene sul pavimento. Le lavastoviglie ad incasso, invece, sono quelle che devono essere inserite all’interno di un vano, mentre quelle a scomparsa totale si contraddistinguono per non avere il pannello che ricopre l’anta dell’elettrodomestico, con quest’ultimo che deve essere acquistato separatamente insieme alla cucina. Detto ciò, è chiaro che quest’ultima soluzione è da preferire per coloro che vogliono dare la giusta attenzione al design della propria cucina, facendo sì che la lavastoviglie vada a fondersi con il resto del mobilio.

Esistono poi lavastoviglie definite slim, ovvero quelle avente una larghezza massima di soli 45 cm. Come è facile intuire, queste hanno il vantaggio di essere collocate nel posto desiderato molto più facilmente ma, ovviamente, presentano anche degli svantaggi, i quali riguardano sostanzialmente il numero di coperti. In tal caso, infatti, una lavastoviglie slim vanta al massimo 10 coperti, i quali saranno sufficienti per i single o per una coppia che condivide lo stesso tetto, ma non per una famiglia con più persone, che dovrà necessariamente puntare su un modello di dimensioni standard per evitare che rimangano piatti sporchi, costringendovi poi a lavarli a mano.

Il numero di coperti gioca un ruolo fondamentale nella scelta della lavastoviglie e, sebbene la maggior parte dei modelli abbia una larghezza di 60cm con 13 coperti, esistono varianti più piccole da 45cm con meno di 10 coperti, ideali per le famiglie poco numerose o, meglio ancora, per chi convive con il proprio partner. Come avete capito, in questo caso non ci sono requisiti minimi da rispettare, dal momento che la scelta ricade esclusivamente in base a quelle che sono le vostre esigenze di lavaggio. Riassumendo, e per cercare di stilare una guida che possa essere più chiara possibile, trovate di seguito una piccola tabella che riassume perfettamente il numero di coperti che dovrebbe possedere una lavastoviglie in base al nucleo familiare.

A differenza del numero di coperti, l’efficienza energetica ha un ruolo importante nella lavastoviglie. A tal proposito, onde evitare consumi energetici imbarazzanti, occorre verificare che il modello che si sta per comprare abbia come classe di efficienza la dicitura A, ad oggi la migliore in assoluto, e che di recente ha sostituito la vecchia certificazione A+++. Fortunatamente, oggi è difficile trovare in commercio modelli ad alto consumo, anche perché a partire dal 2013 la legge non lo consente più. Tuttavia, è un fattore da valutare qualora si acquistasse un modello usato da privati.

Sebbene tutte le lavastoviglie abbiano più di un programma di lavaggio, è bene verificare la presenza di quest’ultimi, dato che un numero maggiore di programmi vi permetterà di scegliere la giusta modalità di lavaggio. Detto ciò, nonostante non sia obbligatorio, sarebbe utile che il modello da voi scelto abbia la possibilità di lavare a mezzo carico, permettere di gestire diversamente i cestelli con la modalità doppia zona, decidere di far avviare il ciclo di lavaggio ad un orario stabilito, così come la possibilità di verificare l’avanzamento del processo con un indicatore sul display.

Oggi come oggi, possiamo dire che le lavastoviglie più recenti, grazie agli sviluppi nell’automazione, garantiscono un numero di programmi piuttosto alto e, con ogni probabilità, il modello che andrete ad acquistare avrà i seguenti programmi:

Quelli citati pocanzi sono i programmi tipici di una lavastoviglie moderna. Questa integra anche numerosi funzioni, il cui numero, come anticipato, dipende sostanzialmente dal costo dell’elettrodomestico. Ad ogni modo, un buon modello avrà le seguenti funzionalità:

Una lavastoviglie moderna, soprattutto se di un certo livello, tende ad avere una rumorosità tra i 40 e 55 dB. Anche se vi sembrerà che questi rumori siano più alti del normale, in realtà non lo sono, dato che spesso si tratta semplicemente di acqua o del ronzio del motore della pompa. Se invece siete sicuri che la vostra lavastoviglie stia emettendo strani suoni o è particolarmente rumorosa da essere fastidiosa, occorre indagare. Un rumore più alto del solito potrebbe essere causato da un chicco di popcorn rimasto bloccato dentro la lavastoviglie, oppure potrebbe essere lo scarico che vibra contro l’armadio. Questi sono i principali fattori che potrebbero provocare un aumento della rumorosità della lavastoviglie, ma nei casi più gravi l’elevata rumorosità potrebbe dipendere da un non corretto funzionamento della pompa, la quale solitamente diventa piuttosto rumorosa quando si rompe.

Detto ciò, esistono alcune lavastoviglie che riescono a garantire una rumorosità inferiore ai 40 dB, ma si tratta per lo più di modelli estremamente costosi e la maggior parte delle persone non noterebbe una grande differenza rispetto ad una soluzione che raggiunge i 45 o 50 dB. Inoltre, occorre tenere in considerazione che i produttori di lavastoviglie misurano la rumorosità della lavastoviglie facendo una media dell’intero ciclo di lavaggio che, come saprete, alterna periodi più rumorosi (quando la lavastoviglie sta scaricando l’acqua) e periodi più tranquilli (quando sta asciugando i piatti). Se per qualsiasi motivo acquistate una lavastoviglie il cui punto di forza non è la rumorosità, il nostro consiglio per cercare di ridurre di qualche decibel il rumore generale dell’elettrodomestico è quello di fargli eseguire un ciclo di lavaggio più lungo e preferibilmente più delicato.

Il consumo elettrico è un fattore che sta a cuore a moltissimi italiani, a maggior ragione quando si parla di elettrodomestici come le lavastoviglie, che influiscono non poco sulla bolletta. A partire dal 1 marzo 2021, l’etichetta energetica della lavastoviglie è cambiata, con il consumo che viene calcolato per ogni 100 lavaggi nella modalità Eco piuttosto che per ogni 280 lavaggi col programma standard. Rimane però semplice farsi un’idea della cifra esatta che si andrà a consumare per ogni ciclo, dal momento che vi basta moltiplicare i kWh del vostro contratto di fornitura energetica con il consumo riportato sull’etichetta, per poi dividere per 100 il risultato ottenuto. La cifra finale corrisponde al consumo di ogni singolo lavaggio.

La lavastoviglie, insieme alla lavatrice, è uno degli elettrodomestici più usati dalle famiglie e anche uno di quelli che assorbe il maggior consumo di corrente, ma sarete felici di sapere che potete mettere in campo una serie di accorgimenti per limitare il consumo proprio come la lavatrice. Essendo elettrodomestici piuttosto simili come funzionamento, i suggerimenti non si distaccano molto da quelli citati pocanzi, ma devono essere adattati a quello che è il tipico uso della lavastoviglie. Innanzitutto, l’ideale sarebbe avere una lavastoviglie le cui dimensioni si adattino a quelle del nucleo familiare, dal momento che un modello con 15 coperti consumerà di più rispetto ad un modello a 6 coperti. Se non avete ancora una lavastoviglie e pensate di comprarne una, tenete in considerazione questo fattore perché giocherà un ruolo importante sulla bolletta elettrica e, al tempo stesso, vi permetterà di risparmiare anche sulla spesa dell’elettrodomestico.

Anche sulla lavastoviglie il programma prelavaggio impatta sul consumo di energia, quindi il nostro consiglio è quello di cercare di rimuovere le principali particelle di cibo a mano e usare la lavastoviglie soltanto per terminare la pulizia di piatti e bicchieri. Inoltre, è preferibile evitare la fase di asciugatura, lasciando asciugare le posate in modo naturale. Infine, anche in questo caso è valido il consiglio di usare i programmi Eco. Una serie di compromessi che, se ben sfruttati, vi permetteranno di risparmiare cifre importanti.

Se la lavastoviglie funziona ma ritenete che i piatti non stiano uscendo puliti come prima o che i cicli di lavaggio richiedano troppo tempo rispetto a quando era nuova, significa che potrebbe essere arrivato il momento di sostituirla. I problemi di drenaggio sono piuttosto comuni, ma la maggior parte avvengono per due semplici motivi. Il più frequente è relativo al fatto che le persone sono solite non pulire i piatti prima di metterli nella lavastoviglie. È consigliato, infatti, rimuovere manualmente i residui di cibo più evidenti e lasciare poi alla lavastoviglie il compito di terminare il lavoro.

In caso di problemi con la lavastoviglie, suggeriamo di controllare se l’elettrodomestico è ancora in garanzia o di contattare il produttore per verificare se può essere riparata senza spendere una cifra troppo alta da rendere preferibile acquistare un nuovo modello. Ad ogni modo, una lavastoviglie può durare 10 anni se si effettuano cicli di pulizia regolari e se si puliscono i filtri interni.

Abbiamo analizzato tanti aspetti di questo elettrodomestico, ma forse abbiamo tralasciato quello che, per alcuni, potrebbe essere il più interessante, vale a dire il procedimento che esegue la lavastoviglie per far sì che le stoviglie escano pulite e igienizzate. Il primo passaggio che esegue questo elettrodomestico da cucina è prelevare acqua dall’impianto idrico, per poi portarla alla temperatura stabilita dal programma da voi impostato. Fatto ciò, gli ugelli laterali spruzzano l’acqua sulle stoviglie, dopodiché si apre lo sportello del detergente, riversando il contenuto nell’elettrodomestico. A questo punto, le stoviglie saranno cosparse di sapone, per poi essere risciacquate. Se attivata, la lavastoviglie esegue infine una fase di asciugatura, la cui efficacia dipende dalla qualità del prodotto, che può affidarsi ai semplici principi fisici oppure a particolari tecniche di asciugatura, che influiscono sul costo finale del prodotto.

È una domanda che tutti si pongono prima o poi, e la risposta è sì poiché, a conti fatti, la lavastoviglie si rivela un elettrodomestico più ecologico rispetto al lavaggio a mano. Si stima, infatti, che vengono utilizzati almeno 20 litri d’acqua per lavare piatti e posate di 4 persone, mentre la lavastoviglie tende a consumare solo 7 litri d’acqua a pieno carico. Se i vantaggi non possono essere messi in discussione in una famiglia, i benefici della lavastoviglie potrebbero ridursi nelle coppie e, ancor di più, per chi vive da solo. In questi casi, infatti, si tende a cucinare di meno e, di conseguenza, anche lo sporco sarà di meno, da rendere quasi inutile questo elettrodomestico.

Per far sì che la lavastoviglie pulisca piatti e posate sempre in maniera ottimale, dovreste pulire il filtro almeno una volta al mese. Questo si trova nel cestello inferiore, che dovrete rimuovere per far sì che possiate accedere al filtro. La maggior parte delle lavastoviglie permette di svitarlo con una mano, rendendo così il procedimento semplice e veloce. Una volta rimosso, potrete eliminare gran parte dello sporco tramite l’acqua, mentre in caso di tanta incrostazione potrete usare acqua e aceto, immergendo per circa 20 minuti il filtro all’interno di questa soluzione. Vale la pena sottolineare anche l’importanza di non far mancare mai sale e brillantante all’interno della lavastoviglie, che servono rispettivamente a rigenerare le resine della lavastoviglie dopo ogni lavaggio e velocizzare la fase di asciugatura.

A causa della natura di questo elettrodomestico, troviamo gli stessi materiali in ogni lavastoviglie, con solo piccole differenze nei modelli più costosi. In sostanza, le pareti interni sono sempre in acciaio inossidabile, così come i cestelli, che devono garantire un’elevata igiene, anche se quest’ultimi sono ricoperti da una guaina plasticosa. La vasca è invece realizzata con materiale sintetico, con i modelli di fascia alta che godono invece dell’acciaio. Sempre nei modelli di fascia alta potreste poi trovare lo zeolite, che velocizza la fase di asciugatura, ottimizzando i costi di energia indirettamente.

Essendo un elettrodomestico che necessita di acqua, va installato nelle immediate vicinanze di uno scarico dell’acqua, come il rubinetto della cucina. Installarlo non è difficile ai tempi d’oggi, poiché le nuove case hanno già gli attacchi predisposti. Se così non fosse, si consiglia l’intervento di un tecnico specializzato.

Non dovreste avere problemi neanche per quanto concerne il caricamento relativo a come posizionare le varie stoviglie, dal momento che ogni modello dispone di un manuale d’istruzioni, con consigli rivolti a usare il carrello della lavastoviglie nel modo giusto. Ci sono comunque una serie di indicazioni dedicate a tazze, bicchieri e pentole che vanno bene a prescindere dal tipo di lavastoviglie. Scopriamole di seguito:

Prima di avviare il ciclo bisogna ovviamente accertarsi che i bracci girino fluidamente, onde evitare mal funzionamenti. Ciò detto, ci sono stoviglie che sarebbe meglio lavarle a mano. Tra queste segnaliamo i bicchieri di cristallo, i piatti decorati, utensili in legno, padelle antiaderenti e pentole in pietra ollare.

Se parliamo di detersivo in pastiglie, le lavastoviglie hanno un apposito cassetto dosatore dentro allo sportello, con lo spazio sufficiente per ospitare la maggior parte delle pastiglie. Qualora queste siano troppo grande per il cassetto del vostro modello, potete metterle direttamente in vasca ma, in questo caso, non dovreste usare il prelavaggio. Lo stesso cassetto dosatore può essere usato anche per il detersivo liquido. In questo caso, però, dovreste fare attenzione al dosaggio, tenendo in considerazione le tacche della vaschetta.

Nei paragrafi precedenti abbiamo parlato brevemente dell’importanza di aggiungere il sale dentro la lavastoviglie, senza però dirvi dove va posizionato. Il serbatoio del sale si trova sul fondo della lavastoviglie, il cui accesso sarà garantito una volta rimosso il cestello inferiore. Qui dovreste riuscire a trovare un tappo, facilmente riconoscibile da una sorta di “S” stampata sopra. Svitatelo, prendete l’imbuto di plastica (che dovrebbe essere incluso in confezione) e aggiungete il sale, facendo attenzione a non aggiungerne troppo, facendolo fuoriuscire dalla bocca del serbatoio. A questo punto riposizionate il cestello come prima.

Il serbatoio del brillantante si trova vicino al cassetto del detersivo. Per aggiungerlo basta sollevare lo sportello dedicato, mentre per quanto riguarda la quantità non potete sbagliare, visto che c’è una tacca che vi indica il livello massimo.

I modelli più recenti emettono un segnale acustico oppure vi avvisano tramite un puntino di luce sul pavimento quando il ciclo è stato completato. Se vi trovate in questa situazione, sapete esattamente quando è possibile aprire il cestello della lavastoviglie, senza il rischio di trovarsi ancora le stoviglie bagnate. Se il vostro elettrodomestico è sprovvisto di queste accortezze, potreste essere invogliati ad aprire più volte il cestello per controllare se il ciclo è terminato, a maggior ragione se il lavaggio comprende l’asciugatura che, di solito, è molto silenziosa, da sembrare come se l’elettrodomestico non stesse in funzione. In questi casi non esiste un metodo esatto per sapere quando è giunto il momento di aprire il cestello, se non quello di basarsi sul programma impostato.

A volte può capitare che, dopo aver riempito il cestello, la lavastoviglie non inizi il ciclo di lavaggio. I motivi possono essere diversi, ma nella maggior parte dei casi il problema lo si risolve all’istante. Spesso, infatti, capita di non chiudere il cestello in modo corretto. Quest’ultimo dovrebbe fare uno scatto quando viene chiuso in modo ermetico, pertanto assicuratevi che lo faccia, altrimenti significa che potrebbe essersi rotto. Probabile, anche se meno frequente, che il problema sia dovuto ai tubi di scarico otturati, a causa di una scorretta manutenzione del filtro. Suggeriamo quindi di dargli un’occhiata e di ripulirli nel caso fossero intasati. Se il problema è altrove, allora si consiglia di rivolgersi all’assistenza tecnica.

Se la lavastoviglie puzza, il motivo è dovuto ai residui di cibo, ed ecco perché occorre prestare attenzione alla manutenzione, rimuovendo anzitutto a mano i più grossi residui di cibo prima di mettere le stoviglie nella lavastoviglie, per poi pulire il filtro almeno una volta al mese e usare i detergenti più indicati per questo elettrodomestico. Un occhio di riguardo va dato anche alle guarnizioni, visto che anche su di esse sono soliti accumularsi i residui organici.

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